Abbiamo ancora trascorso del tempo nei parchi, ammirando i fiori e pranzando sotto gli alberi.
Poi ci siamo diretti a Kurama, dove l’obiettivo iniziale era quello di tuffarci nel onsen, ma abbiamo colto l’occasione per fare un giro al santuario di Kurama (la guida diceva, “un posto magico” …).
Abbiamo molto apprezzato questa piccola deviazione attraverso i santuari. Abbiamo scalato lentamente la montagna. Mi piace come le montagne giapponesi sono nude: se non vi è un tempio, non c’è altro che alberi.
Ed era bello.
Poi, finalmente, l’onsen. La sorgente calda è sulfurea e bagni (non misti) sono montati per la gioia dei bagnanti.
Dobbiamo prima toglierci le scarpe e metterle in un piccolo armadietto, poi si va negli spogliatoi, ci si mette a nudo per andare a lavarsi con sapone e risciacqui. E poi, una volta puliti, è possibile immergersi nel bagno di acqua calda. Per le ragazze, ci si potrebbe entrare in quindici nella vasca da bagno, ma ci siamo stati in piccolo comitato.
Siamo stati un’ora in acqua (o sul bordo, per rinfrescarsi un po’) a chiacchierare tra di noi, ascoltando gli uccelli (è un bagno all’esterno) e anche parlando con i giapponesi curiosi di vederci qui.
E’ stato un modo molto piacevole per terminare il soggiorno.
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