I lavori ovviamente 🙂 Questo fine settimana abbiamo celebrato il nostro primo weekend senza lavori in corso all’interno della casa.
La cucina è stata interamente montata e l’idraulico ci ha installato l’acqua calda (dopo 6 mesi, infine una doccia decente!). Con l’ingresso della lavatrice (giusto ieri), possiamo dire soddisfatti i criteri minimi per poter dire: abbiamo traslocato.
Certo, ci mancano ancora parecchie cose dall’appartamento, ma non sono essenziali. Nelle prossime due settimane prepareremo le scatole e i mobili più ingombranti per poterli traslocare il 19. A quella data avremo infine anche quelle cose non essenziali, che sulla scala dei bisogni di Maslov si collocano dopo tutto il resto: il divano, il tavolo, le sedie e qualche scaffale per poter organizzare la dispensa e le biblioteche.
Una volta completati i lavori interni, è il momento di completare l’esterno e in questi giorni l’equipe al completo sta operando su due fronti: completare gli intonaci delle facciate (prima che piova troppo!) e preparare le travi per il tetto in legno della veranda.
Essendo esposta ad Ovest, avere una copertura per l’estate è indispensabile. E in realtà anche per l’inverno sarà importante, visto che servirà come zona di transito tra il giardino e il salone e ci permetterà di non dover attraversare casa con le scarpe piene di fango (visto che inevitabilmente passeremo del tempo fuori anche durante la “cattiva” stagione).
Piccolo aneddoto: il giorno del completamento della posa della cucina, l’idraulico ha terminato anche l’installazione del bagno “italiano”. Interessante vedere le reazioni polarizzate delle due famiglie. Dal lato francese abbiamo ricevuto commenti sulla cucina, il decoro, e lo stile. Dal lato italiano, salvo qualche eccezione, i commenti erano piuttosto orientati ad approvare la presenza del bidet nel bagno.
Non voglio esprimere giudizi di sorta, ma chissà che qualche psicologo non possa trarne delle conclusioni sulla definizione di “priorità” che popoli diversi possono avere.
Dal canto mio, sono contento di vedere la fine di questo travagliato percorso e non vedo l’ora di potervi descrivere le bellezze del nostro giardino (una volta che riusciremo a modellarlo senza più i lavori a impedirci di esprimere la nostra creatività).
Nel frattempo, ecco qualche foto degli ultimi dettagli.
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