A 63 anni, ieri Robin Williams (l’attore, non il cantante) è scomparso.
La notizia è tutta qui. Un altro famoso attore è morto. Che c’importa? Queste persone miliardarie, che hanno tutto, non sono come noi, comuni mortali su questa terra.
Abbastanza vero.
Non voglio spendere una parola per l’uomo, la vita reale Robin Williams. Io non lo conoscevo, e così qualsiasi cosa direi non avrebbe senso.
Ma conoscevo i personaggi che interpretava. Il terapeuta, che aiutava un semplice lavoratore sbocciare in matematica; il pirata ilare con un uncino; il robot che-cerca-die-esere-uguale, mentre combatte per essere dichiarato un essere umano; l’Orkan di un altro pianeta, venuto sulla Terra nella sua navicella spaziale a forma di uovo.
Io lo ricordo per il suo ruolo nel mio film preferito: L’attimo fuggente. John Keating, il professore non ortodosso interpretato da Williams, ha lasciato il segno su di me come solo poche persone hanno fatto (famiglia non inclusa). Lo spirito di ribellione, che ti spinge a seguire solo quello che sei veramente, e non quello che la gente vuole che tu pensi e ti comporti, non essere sottoposto a normalizzazione: questo è quello che ho imparato da lui. Non mollare mai, lottare sempre per le tue idee, sono tue e solo tue. Sii gentile, ma con il coraggio di difendere ciò che pensi sia giusto.
Accidenti, mi mancherai, O capitano, mio capitano …
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