🎶🎶🎶Piove, senti come piove, madonna come piove, senti come viene giù. UUUUh!🎶🎶🎶
Non stiamo parlando di un miraggio, anche se vista la siccità degli ultimi giorni, si potrebbe pensare a un inizio di disidratazione.
Nelle ultime due settimane, di acqua ne abbiamo vista poca, è vero, ma anche poca, è bastata per testare l’impermeabilità del Bastidoux.
Ah è vero, forse avrei dovuto precisare: il Bastidoux è “hors d’eau, hors d’air“.
Espressione francese di cui non sono riuscito a trovare un equivalente in italiano, con il termine “hors d’eau, hors d’air“, si intende quella fase della costruzione in cui un edificio è coperto (hors d’eau, letteralmente, fuori dall’acqua) e chiuso (hors d’air, fuori dall’aria). In pratica, la casa è ormai protetta dalle intemperie, pioggia o vento che sia.
Questa fase è un punto importante nella sequenza della costruzione di una costruzione in legno come la nostra. Nel caso di una casa in cemento “classica”, i muri portanti e la struttura in generale, possono resistere agli agenti atmosferici senza ulteriori protezioni. Una volta asciugato, il cemento non si altera.
Nel caso di una costruzione in legno, se il legno non è trattato per essere esposto alle intemperie (tipo trattamento in autoclave o termico), o non è un legno naturalmente non putrescibile (tipo il douglas o certe essenze esotiche), la pioggia costituisce un pericolo reale. Da cui l’importanza di coprire il più rapidamente possibile la struttura e proteggerla dall’acqua esterna.
Una volta completato l’assemblaggio, il Bastidoux è stato rapidamente trattato con un prodotto anti insetti xilofagi (mangiatori di legno) e coperto con una membrana che funge da barriera al vapore.
La funzione di questa barriera è di evitare che il vapore acqueo prodotto all’interno della casa, possa raggiungere lo strato d’isolamento, dove potrebbe causare condensazioni (e la proliferazione di muffe et similia). Questa membrana è stata posta su tutta la periferia esterna della casa (vedi immagine sotto).
Il legno è un materiale traspirante, e non richiede quindi una protezione particolare al vapore: semplicemente, una volta “bagnato”, si asciuga. La scelta quindi di mettere la membrana all’esterno è una scelta logica, che ha come vantaggio quello di permettere di mantenere il legno visibile all’interno della casa.
Questa membrana; dunque impedisce che l’acqua passi verso l’isolante, ma non è sufficiente per impedire che l’acqua esterna penetri all’interno. Per questo motivo, per proteggere dall’acqua esterna un’altra pellicola “anti pioggia” verrà posta una volta ultimata l’installazione dell’isolamento.
Per il momento, questa procedura è stata ultimata soltanto sul tetto.
Qui abbiamo la quasi totalità dei materiali installati. In sequenza, dall’interno, abbiamo: legno (9cm), membrana al vapore, isolamento (fibra di legno, 9cm), membrana anti pioggia, pannello sottotegola (cemento Eternit, senza amianto!), tegola (terracotta).
Le tegole per ora non ci sono ancora, ma non tarderanno ad arrivare. In ogni caso, la presenza della membrana anti pioggia è sufficiente a dichiarare la casa impermeabile.
E adesso comincia il bello: è l’ora degli impianti elettrici ed idraulici.
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