Dopo il bagaglio a mano, la nostra attenzione si sposta sulla valigia.
Si tratta di un oggetto che richiede una grande strategia, per essere riempito con oggetti meravigliosi e curiosità e souvenir da offrire (agli altri o a se stessi) .
Per evitare la “sindrome da biancheria sporca”, al ritorno a casa, per viaggiare leggeri e lasciare un sacco di spazio per i regali, abbiamo avuto l’idea geniale (beh, è un’idea di un Xim) di affittare delle case con lavatrice (e talvolta asciugatrice).
Quindi nel mio caso, porterò:
- biancheria intima per 8 giorni;
- 5 t- shirt;
- 2 maglioni;
- 3 pantaloni;
- 8 paia di calze: perché probabilmente sarà necessario avere calzini anche al chiuso. E visto Lô e io abbiamo i piedi piccoli, potremo prendere più calzini di Xim, utilizzando lo stesso peso;
- 1 pigiama;
- 1 asciugamano: dovrebbe essere compresi, ma non si sa mai… Preciso però che sarà un asciugamano in microfibra, super sottile e super assorbente;
- 1 paio di scarpe da trekking per camminare: mi eviterà di dover comprare le scarpe in caso di emergenza, come è successo in Danimarca, l’equazione Doc + aereo non è affatto buono;
- 1 paio di pantofole, un must in Giappone .
Mi chiedo se devo prendere anche un vestito “da sera”, casomai decidesismo di andare in un posto un po’ speciale.
Cosa dimentico, di nuovo?
A presto pubblicherò un articolo speciale sul tema “toilette”.
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