6h30 di strada ci separavano dalla nostra ultima tappa, a sud, e dal cerchio d’oro. Detto fatto. Siamo anche riusciti a visitare l’Althing alla fine della giornata, nel Thingvellir National Park. Abbiamo trovato il sole con questo ritorno a sud, almeno un sole più presente. L’Althing è il parlamento islandese, fondato nel 930. Per secoli, fu anche un tribunale di giustizia e un’opportunità per il commercio (cioè un grande mercato). Sul sito, nulla rimane … niente, o non molto. Sono rimaste solo le fondamenta delle “capanne” che servivano per il mercato (le fondamenta erano in pietra, la parte superiore della struttura era rimovibile). È un luogo ricco di storia dove la natura è molto presente. Il divario tra i due continenti europeo ed americano passa anche qui; è da qualche parte sotto i nostri piedi mentre camminiamo lungo i fiumi. I fiumi contengono anche trote salmonate di dimensioni impressionanti.
Abbiamo continuato le nostre “avventure” con Geysir, o piuttosto Strokkur, poiché Geysir è attivo solo dopo i terremoti. Strokkur, d’altra parte, ci dà la gioia di un’eruzione ogni 5 o 6 minuti. La cosa più impressionante è vedere l’acqua gonfiarsi in una enorme bolla ribollente. La sua esplosione e il lancio di acqua alta 20 metri, è quasi superfluo.
Non lontano c’è Gullfoss, composto da due cascate successive, il cui potere è impressionante. Erano stati fatti piani per costruire delle centrali idroelettriche, abbandonati per permettere ai turisti di ammirarne le bellezze. I tre siti del Golden Circle sono molto ben strutturati, con sentieri, pannelli esplicativi, ristoranti, negozi di souvenir e parcheggi che rigurgitano i numerosi visitatori desiderosi di belle fotografie. Ci siamo sentiti un po’ distanti dalla natura selvaggia.
Per vendicarci siamo andati a Stong. Non è molto lontano, è un sito archeologico alla fine di una strada sterrata e pietrosa. C’erano originariamente otto fattorie Vichinge scoperte dagli archeologi, solo una è rimasta “aperta” e il sito è protetto da una costruzione. Vennero distrutte da successive eruzioni vulcaniche e con il tempo abbandonate. C’eravamo solo noi, più o meno persi nei boschi alla ricerca del secondo sito di Gjain (dove sono state girate alcune scene da Game of Thrones). Diciamo che non eravamo sul lato giusto del fiume.
Domani ripartiremo alla volta della penisola delle fumarole.
Godedevelo se c’è un pò di sole. Le foto vengono più luminose e voi state meglio.