L’avete atteso per settimane e finalmente eccolo qui: il post dedicato alla cucina giapponese.
Sfortunatamente la cucina nipponica ha talmente tante sfaccettature che sarebbe impossibile rivelarle tutte con un unico articolo. Quindi oggi inizieremo con la colazione.
I sapori della cucina, a mio avviso, rispecchiano la cultura e la produzione locale. Una tipica colazione occidentale si può dividere in due categorie: anglosassone e mediterranea. Nella prima avremmo affettati, uova, salsicce, pane e via dicendo. Nella mediterranea invece predominano i sapori dolci: latte e derivati, marmellate, croissant e prodotti da forno.
Entrambe rispecchiano la produzione locale: i salumi e i latticini derivano dagli allenamenti così come i prodotti da forno vengono dal grano.
In Giappone le cose non sono differenti, ma al posto del grano troviamo il riso, e invece degli allevamenti abbiamo la pesca.
Ecco quindi che si delinea una tipica colazione giapponese: riso e pesce. I sapori dolci non sono quasi mai presenti tranne a volte in budini di tofu leggermente zuccherati (il tofu è insapore). Il caffè è sostituito dal the verde (rigorosamente senza zucchero o latte, che tanto non c’è).
Quasi sempre tutto ciò è accompagnato da piccole porzioni di verdure in conserva. Il consumo di verdure fresche è molto limitato, è impossibile trovare delle insalate (o allora non sappiamo cercare, perché nei campi ci sono). Probabilmente per averle tutto l’anno, le verdure vengono conservate sotto aceto, soia o simili. Nonostante ciò, le verdure non hanno sapori forti, ma anzi sono gradevoli al gusto e danno sfumature di sapore alla base neutra del riso bianco.
Piatto principale, se così si può chiamare, c’è il pesce, generalmente alla griglia. A contorno molto spesso c’è l’omelette alla giapponese. Senza dimenticare l’immancabile zuppa di miso: dalla forma base con solo brodo e un po’ di alghette a quella completa con tofu, cipolla, e persino le teste di pesce.
La qual cosa ha traumatizzato Marie non poco, rendendoci un po’ nostalgici con voglia di colazione “normale”.
Ed eccoci allora ordinare delle colazioni nostrane, a base di torte, the (in Giappone dimenticate il caffè, dico sul serio) e tartine di pane.
Insomma, gli avventurieri del gusto troveranno certamente “riso per i loro denti”, se saranno essere aperti all’esplorazione.
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