O giorno due, a seconda di come si contano …
Siamo arrivati ieri dopo un viaggio pieno di turbolenze e quindi 3 o 4 ore di sonno (almeno per quanto riguarda la mia piccola persona).
Arrivati sul suolo giapponese abbiamo logicamente recuperato i bagagli e passato la dogana. Dopo aver cambiato i nostri euro in yen, siamo stati intervistati dalla televisione giapponese. Dei giovani si avvicinavano a coloro che non hanno avevano un look giapponese per porre delle domande: da dove venivamo, perché siete venuti, come vi siete incontrati tra di voi… Xim indossava una felpa del Kinen e ha quindi cominciato a parlare di aikido. Con Lo, hanno fatto una dimostrazione in pieno aeroporto 🙂
Siamo finalmente riusciti a scappare e abbiamo preso il treno per Kyoto. Il paesaggio è molto simile alla periferia di Parigi, tra l’aeroporto e Osaka e Kyoto anche con edifici alti.
A Kyoto, abbiamo preso un taxi per la casa dove ci fermeremo. A un certo punto, abbiamo anche pensato che il taxi non riuscisse a trovare l’indirizzo. Abbiamo fatto 3 fermate per controllare l’indirizzo, ma siamo finalmente arrivati in un affascinante casa tradizionale. Dopo un po’ di riposo, siamo andati alla ricerca di un pasto, il prima sul suolo giapponese, una storia Xim vi racconterà in quanto è lui che ha le foto.
Comunque, sono contenta di aver preso maglioni: non è caldo! 🙂
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